lunedì 23 maggio 2011

Una stella tutta viola



Abbiamo avuto l'onore di avere tra i nostri ospiti a sorpresa un campione che è stato, ed è volutamente rimasto, per scelta, solo Viola: Giancarlo Antognoni!

"Giancarlo è stato un talento calcistico immenso, unico! Se non fosse rimasto tutta la carriera nella Fiorentina, accettando le lusinghe di grandi club italiani e stranieri, avrebbe vinto tre o quattro volte il Pallone d’Oro!”.

Sono le parole del celebre Francesco Ciccio Graziani, parole che da sole rendono già l’idea dello spessore tecnico-umano del nostro campione.L’insegnamento di questa frase è tanto semplice quanto essenziale: difatti, se si dovesse soppesare la carriera di un calciatore solamente per i titoli o le coppe vinte, Antognoni sarebbe di certo un atleta di livello non eccelso. Ma la sua grandezza, paradossalmente, si vede proprio in questo.
Sandro Ciotti disse "Ho visto un ragazzo che gioca guardando le stelle" e la luce fu. Firenze scoprì un calciatore che non ha mai avuto eguali nella storia del club gigliato, una fede incontrastata verso la maglia, superiore a quella di qualsiasi tifoso.
"Uno di noi" che ha affrontato la vetta della classifica ed il baratro della crisi, che ha guardato in faccia Presidenti ed allenatori con rispetto e con fierezza, compagni di squadra con sguardo di bambino ammirato, come quando incontra Luciano Chiarugi ad Asti nel '69, e gli avversari con sportività. Colui che ha prestato i suoi servigi alla squadra restando sempre un grande interlocutore con la gente, anche nei momenti più bui.

Non ha mai rifiutato un nostro invito, ospite al Teatro Puccini nella prima edizione di Ti presento un amico del 2002 e presente il 19 maggio al Nelson Mandela Forum, preannunciando la sua presenza con una telefonata al mio cellulare più o meno così: "Antonella, a che ora inizia stasera, che io posso venire!"

Signori si nasce.

Grazie Giancarlo, a presto!

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